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La sfida di Lindbergh

01/07/2005
Storie vere di una terra che cambia.
Continua (e ci conforta) il nostro viaggio nel mondo della produzione di cultura/spettacolo (di qualità) in Puglia. Stavolta ci troviamo a Crispiano (Ta) dove dal 2001 opera un associazione denominata LINDBERGH TEATRO. A dire il vero, nel nome (del mitico aviatore) c'è già tutto il programma, lo spirito d'azione, il coraggio, la sfida di voler costruire nella propria terra, un futuro. Il progetto del LINDBERGH è a tutto tondo, non si limita alla sola produzione teatrale, ma vuole, arare, seminare un territorio, creare un indotto, costruire rapporti e interazioni sia con gli altri operatori che con un pubblico (il nostro) che pian piano sta crescendo e maturando; sempre nella più ferma convizione (che chi vi scrive sottoscrive) che l'evoluzione sociale delle genti vada di pari passo con la propria evoluzione culturale (da qui la grande responsabilità che, và ribadito, hanno tutti gli «agenti» e i media dell'industria culturale, dal locale al nazionale e che quindi, ne consegue, fa più danni una «De Filippi Maria» di un colpo di Stato). Ma torniamo a Crispiano; dicevamo dal 2001 quando si incontrano Gaetano Colella e Gianfranco Berardi, entrambi attori, che decidono di costituire l'associazione sulla scorta di un primo progetto di teatro/musica di Gaetano Colella «Passionae» dal quale viene anche prodotto un CD audio dal titolo omonimo con musiche eseguite da «A Nord di Tripoli» e Vito Santoro.
La presentazione di questo lavoro recita così: «Passionae» nasce dalla volontà di capire meglio un fenomeno che si dice scomparso, quello del tarantismo. Tipico delle regioni meridionali e in particolare di quella pugliese, questo fenomeno di massa colpiva i ceti più poveri della società…Oggi quella musica popolare che animava e avvolgeva in un quadro magico e misterioso l'intera vita contadina con le sue sofferenze e i suoi momenti di comunione è diventata puro oggetto di studio e di commercio che la denaturalizza. Ci siamo quindi chiesti se anche il tarantismo si sia estinto o più opportunamente, sotto quale forma nuova si presenta…Il lavoro cerca di dare uno spaccato della nostra realtà in Puglia. Realtà che vive profonde contraddizioni poiché incastonata a forza fra un passato ancora molto presente e un futuro che incombe. La pizzica viene solo sfiorata; un accenno mentre il pubblico entra in sala e si accomoda. Poi non ve n'è più traccia.
Segue nel 2002 (con debutto nel 2003 al Festival Nazionale della Resistenza di Reggio Emilia) la produzione «BRIGANTI» di e con Gianfranco Berardi, che il sottoscritto ha avuto il piacere di inserire, come estratto, nel progetto «La Notte dei Briganti» dedicato alla ricostruzione storica, con canti, immagini e parole, del fenomeno del brigantaggio meridionale post-unitario; difatti «BRIGANTI» ci narra proprio di questo, con un solo attore: “…la scena si svolge in una cella delle carceri del ex- Regno delle Due Sicilie, dove, attraverso le memorie di un giovane ventiseienne caduto prigioniero in battaglia, si rivivono avvenimenti ed episodi che hanno segnato la vita delle popolazioni del Mezzogiorno d'Italia prodotti dallo scontro fra il nuovo ordine costituito e reazionari. L'intero universo dei fatti narrati trae spunto da documenti storici di vicende realmente accadute e spesso tralasciate dalla storiografia ufficiale… E' del 2003 invece la produzione teatrale/omaggio letterario «UNA CITTA' PIU' DUE METRI CUBI D'ARIA» con Gaetano Colella che intesse e trae ispirazioni dai luoghi della mente del più noto Italo Calvino e dell' ignoto Giorgio Manganelli. Arrivando all'oggi, due sono le produzioni in atto del TEATRO LINDBERGH: «IN VINO VERITAS» di Gaetano Colella e Gianfranco Berardi e con Katia La Gioia e Davide Berardi; un omaggio al sangue/nettare della nostra terra da Baudelaire a Pessoa, da Edoardo De Filippo a Trilussa, da Platone ad Allende… L'ultimo progetto (2004) è “NESSUNA OMELIA” di Gaetano Colella e Gianfranco Berardi e con Katia La Gioia in co-produzione con il Teatro CREST di Taranto. Il tema, sempre attuale e urgente, è quello della guerra: «…Due capi di stato si incontrano in una stanza per firmare un armistizio. Sono soli, con un cameriere che li serve. La situazione si apre su un arrivo e un'accoglienza, fra il freddo e il sarcastico. Sono lì da anni, probabilmente; sono li costretti a firmare un accordo che sanno di non voler firmare. A legarli è, oltre che l'odio, anche il passato e l'amore per se stessi. Indubbiamente sono cresciuti nelle stesse file politiche e appartenevano allo stesso partito prima che la situazione degenerasse. Ma il tutto, dalla sfida alla guerra vera e propria, non è stato altro che una sfida e una guerra personale di uno nei confronti dell'altro…»
Il laboratorio TEATRO LINDBERGH è anche promotore ed ha la direzione artistica dal 2002 del festival SONARìA sulla musica e le tradizioni popolari in quel di Crispiano, patrocinato anche dalla Provincia di Taranto, che ha visto sfilare, nelle sue varie edizioni presso il Teatro Comunale della città, i più bei nomi della musica popolare/cantautorale d'Italia. E, sempre legato alla musica, il laboratorio LINDBERGH si sta proponendo anche nella produzione e scoperta di nuove realtà musicali come è il progetto «CANTINARIA» aperto ai ragazzi di età compresa tra i 19 e i 22 anni.
Detto questo, va ricordato, che il TEATRO LINDBERGH, oramai, mette in scena le sue produzioni e concerti con decine di presenze nei teatri e nei festival di tutta Italia. Un ringraziamento ed un saluto a Gianfranco, Gaetano e Michele ed a tutti gli altri ,che, è inutile dirlo, la loro sfida l'hanno già vinta.