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Ficusnet, la rete mediterranea delle città del fico

01/11/2010
Attraverso il frutto più dolce conosciuto dall’uomo si può fare la pace...

I comuni di San Michele Salentino (Brindisi) e di Carmignano (Prato) hanno da tempo messo in atto una esperienza istituzionale di gemellaggio con interessanti momenti di scambi culturali, di organizzazione di eventi (folklore, usi e costumi, attività produttive e commerciali) che hanno suscitato l’interesse delle due comunità e non solo.
Fattore prevalente dell’incontro è stato il Fico Secco, nel senso del richiamo delle tradizioni, dei vari aspetti della antica alimentazione delle popolazioni, della produzione e lavorazione dei fichi con particolare sottolineatura delle diversità dei prodotti: farciti con mandorla e spicchio di buccia di limone e dorati al forno quelli di San Michele Salentino; accoppiate le due metà del fico, con semi di anice e senza doratura al forno, quelli di Carmignano.
L’esperienza ha stimolato positivamente il coinvolgimento non soltanto tra le popolazioni dei due comuni, ma anche tra Enti e Istituzioni che hanno colto il grande valore del recupero delle tradizioni alimentari dei vari Paesi del Mediterraneo e il valore del recupero e del rilancio di queste produzioni tipiche all’insegna della riaffermazione del cibo sano e naturale, e della evoluzione dei sistemi produttivi che sono certamente testimonianza dei rapporti tra i popoli nel corso della storia.
Il fico è stato per millenni alla base dell’alimentazione nel bacino del Mediterraneo, come frutto fresco, ma soprattutto come prodotto secco: in tal modo si prolungava il suo consumo per tutto l’inverno e la primavera successiva, fino alla maturazione dei frutti del nuovo ciclo agrario.
L’attività di produzione di fichi secchi, fatte salve le peculiarità di ciascun produttore, ha reso possibile un’ azione di promozione di questo particolare e singolare prodotto, raggiungendo anche lo scopo di valorizzare l’intero territorio delle Città che hanno poi partecipato al progetto, in un’azione combinata e congiunta.
L’azione di promozione complessiva, è apparsa ancora più convincente se si tiene conto che si è riusciti a coinvolgere in questa iniziativa più Stati che si affacciano sul bacino del Mediterraneo (ad oggi, oltre all’Italia: Francia, Grecia, Malta). In questa prospettiva, la promozione diviene allora ben più interessante e innovativa. Interessante perché ribalta le vecchie rivalità concorrenziali per la vendita del prodotto, introducendo il concetto di collaborazione e di rafforzamento reciproco.
Far conoscere, evidenziare la specialità, garantire la qualità con una dicitura unica Ficusnet, può concorrere ad una tutela consapevole del prodotto e delle zone di produzione. Innovativa in quanto presenta connotati che vanno al di là della semplice iniziativa: si recupera infatti la consapevolezza di una vicinanza e comunanza di interessi e obiettivi per chi vive sulle sponde del Mare Nostrum, pur nella diversità di razze, religioni e politiche.
Riunire quindi alcune cittadine del Mediterraneo in modo da operare questa promozione, come descritto, non può che rappresentare un sicuro interesse reciproco.
Superare le frontiere verso l’Europa è stato un momento di grande crescita comune; altrettanto lo sarà per l’Italia cercare di superare anche quelle verso il Mediterraneo. Questo piccolo tassello si situa in tale direzione, costituendo quindi nel suo piccolo un concreto percorso, su cui altri e ben più importanti tentativi e programmi si possono instaurare.
Ai soggetti promotori (Comune di San Michele Salentino, Comune di Carmignano, Camera di Commercio di Brindisi, Camera di Commercio di Prato, Provincia di Brindisi, Provincia di Prato) , dopo una serie di iniziative per estendere il partenariato, si sono aggiunti altri Enti locali, regionali, nazionali ed internazionali, Università e associazioni culturali e di tutela.
Attualmente la produzione di fichi destinati alla essiccazione ed alla successiva farcitura con mandorle o altro (in tutti i paesi aderenti) è molto limitata e, rispetto a tanti altri prodotti tipici, potremmo dire residuale. Pur essendo molto apprezzati, i fichi secchi fanno registrare livelli di produzione alquanto bassi.
Il Progetto Ficusnet si propone di riportare alla luce il profondo legame e i profondi significati del fico secco rispetto alla storia di diversi popoli dal punto di vista dell’alimentazione e ad intercettare l’interesse di fasce sempre più ampie di cittadini che, nel recupero delle tradizioni dei popoli, del loro rapporto con la natura e i relativi prodotti, hanno costruito le motivazioni di nuovi flussi turistici.
Sul piano operativo Ficusnet si propone i seguenti obiettivi: sviluppare e rendere adeguata la rete telematica che colleghi non solo le Città e i territori coinvolti nel progetto, ma che offra anche risposte adeguate alla crescente domanda di acquisizione di questi prodotti, di partecipazione agli eventi che si svilupperanno nel tempo; recuperare, valorizzare, accrescere la produzione di fichi nei vari territori anche attraverso progetti di intervento incentivato di salvaguardia delle piante esistenti o di reimpianto col pieno coinvolgimento di imprese agricole o di associazioni di categoria; risensibilizzare il mondo della produzione artigianale per recuperare le tradizionali produzioni di contenitori per il confezionamento dei fichi secchi ( cestini, canestri, panieri, contenitori di ceramica ecc.); costruire nuovi rapporti con tutte le imprese del settore turistico, commerciale e vitivinicolo come punti di riferimento per la diffusione di prodotti tipici.
Il Progetto, dopo aver ultimato la fase di individuazione degli altri Stati partners, avvierà la fase di attuazione attraverso una serie di incontri nelle varie Città per mettere a punto uno studio delle realtà coinvolte relativo alle tradizioni, agli usi e costumi, alle caratteristiche tradizionali della produzione e del confezionamento dei fichi secchi. In ogni località coinvolta si stanno già realizzando, conferenze, dibattiti, mostre ed esposizioni del prodotto.
La Rete, si pone anche l’obiettivo della realizzazione di rapporti e scambi culturali duraturi tra diverse realtà e diversi popoli contribuendo (come è emerso nell’ultimo incontro di coordinamento internazionale nell’isola maltese di Gozo) alla diffusione di azioni propedeutiche per la creazione di un nuovo simbolo della pace nel Mondo: il Fico.
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